G-TECH 9CrMo

Lega martensitica al 9%Cr-1%Mo per servizio a temperature elevate.

Nella condizione di PWHT la microstruttura è costituita da bainite rinvenuta.

EN W. N.: X12CrMo 9 1 (1.7386), X7CrMo 9 1 (1.7388), GS-12CrMo 10 1 (1.7389).
ASTM: A387 gr. 9, A335 gr. 9, A234 gr. WP9 (raccordi), A199 gr. T9, A213 gr. T9, A182 gr. F9, A336 gr. F9, A217 gr. C12.

A causa della durezza come depositata (fino a 450 HV) e della resistenza alla frattura relativamente scarsa della microstruttura martensitica 9CrMo, occorre applicare un preriscaldo e una temperatura minima di interpass di 200 °C per garantire l'assenza di cricche indotte dall'idrogeno. Gli elettrodi controllati e manipolati correttamente forniscono al metallo di saldatura <5 ml/100 g di idrogeno. Per le passate TIG radice o per tutte le saldature TIG, può essere accettabile un preriscaldo a una temperatura inferiore a 150 °C. Durante la saldatura, la trasformazione potrebbe non essere completa in un intervallo operativo di 200-350 °C, quindi si consiglia di raffreddare parzialmente fino a circa 150 °C prima del trasferimento diretto a PWHT, seguito da NDE. Se il PWHT viene applicato dopo il raffreddamento completo e l'NDE, la temperatura di preriscaldo deve essere mantenuta per un certo tempo, secondo lo spessore, per favorire la dispersione dell'idrogeno. Quest'ultima precauzione è meno importante per i processi TIG e MAG a filo pieno. La temperatura di PWHT per il rinvenimento della saldatura è normalmente compresa nell'intervallo di 705-780 °C (ad esempio, ASME B31.3 705-760 °C). Il tempo di attesa minimo consigliato è di due ore. Per i getti, la temperatura di PWHT minima suggerita è inferiore, con temperature fino a 670 °C.